Sbaglio, o "There Won't Be Many Coming Home" - di Roy Orbison -, usata nei titoli di coda di "The Hateful Eight" (regia di Quentin Tarantino), assomiglia da morire a "You Can't Always Get What You Want" degli Stones?
Se leggete semplicemente i due titoli, godono addirittura di una certa assonanza, e metricamente sono molto simili (non a caso il ritornello è quello, in tutti e due casi, nel senso che la frase del titolo viene cantata, e ripetuta, stessa melodia, tranne che nel pezzo degli Stones c'è una variazione di fine ritornello, quando Mick Jagger canta "But if you try some time, ecc ...", con il pianoforte che si fa protagonista.
L'anno di "There Won't Be Many Coming Home"? 1966. Tre anni dopo le Pietre Rotolanti avrebbero pubblicato "Let It Bleed", che si chiude, in bellezza, con "You Can't Always Get What You Want".
A questo punto, due sono le possibili spiegazioni per questa somiglianza, o meglio, sono le due supposizioni che ho potuto tirar fuori:
1) a livello inconscio, gli Stones - o solo uno di loro, o chi per loro - hanno preso ispirazione dal pezzo di Orbison, avendocelo in testa come reminiscenza;
2) a livello conscio, gli Stones hanno preso il pezzo di Orbison, sono partiti dal presupposto folk/country della strofa-ritornello, e vi hanno aggiunto, insieme al proprio stile di rock e blues contaminati, una forte atmosfera gospel, enfatizzando il botta e risposta strofa-ritornello.
Che si siano ispirati a livello inconscio o conscio, non si può far loro una colpa, anzi, è pienamente in linea con la musica che facevano (blues rock, tra tradizione e rinnovamento):
se l'hanno fatto a livello inconscio, sono stati degli assoluti creativi;
se l'hanno fatto a livello conscio, allora hanno saputo assemblare con maestria, tipica dei grandi, un pezzo-bomba, sempre in maniera creativa, ma forse meno spontanea.
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