Traduzione di P. G. Boccacci
Sono andata a casa tua,
ho salito le scale,
ho aperto la porta senza suonare;
ho percorso il corridoio
fino a dentro la tua stanza,
dove potevo sentire il tuo odore;
ed io non dovrei essere qui
senza permesso,
non potrei stare qui.
Mi perdoneresti, amore,
se danzassi nella tua doccia?
Mi perdoneresti, amore,
se stessi sdraiata sul tuo letto?
Mi perdoneresti, amore,
se rimanessi tutto il pomeriggio?
Mi sono tolta i vestiti,
messa la tua vestaglia,
ho rovistato nei tuoi cassetti e trovato la tua colonia;
sono scesa nel tuo posto dei segreti,
trovato i tuoi CD
e ho messo su la tua Joni;
ed io non dovrei rimanere a lungo,
potresti tornare a casa da un momento all’altro,
non dovrei rimanere così a lungo.
Mi perdoneresti, amore,
se danzassi nella tua doccia?
Mi perdoneresti, amore,
se stessi sdraiata sul tuo letto?
Mi perdoneresti, amore,
se rimanessi tutto il pomeriggio?
Ho bruciato il tuo incenso,
ho fatto partire l’acqua della vasca,
ho notato una lettera sulla tua scrivania;
c’era scritto, “Ciao, amore,
ti amo da morire, amore,
incontrami a mezzanotte!”;
e no, non era la mia scrittura,
è meglio che me ne vada subito,
non era la mia scrittura.
Quindi perdonami, amore,
se piango nella tua doccia;
quindi perdonami, amore,
per il sale sul tuo letto;
quindi perdonami, amore,
se piangerò tutto il pomeriggio.